È una tecnica utilizzata per unire i metalli. Durante questo processo, un flusso di corrente elettrica
attraversa due lamiere di metallo creando una dissipazione di calore tra i pezzi fino a fonderli.
Le tipologie di saldatura a resistenza si differenziano in base al tipo di pezzo da saldare e alla modalità con cui la
corrente viene applicata sui pezzi:
La corrente necessaria per la saldatura viene generata dalla macchina utilizzando una delle seguenti
tecnologie:
AC — alimentazione monofase, uscita di corrente alternata.
DC — alimentazione trifase, secondario raddrizzato per ottenere corrente continua.
MF — corrente continua a media frequenza, alimentazione trifase, uscita di corrente continua.
CD — scarica capacitiva
La saldatura a resistenza serve ad unire due o più lamiere di spessore massimo 3mm ciascuna di varie
tipologie di materiali:
Lamiera decappata, zincata, inox, titanio, alluminio, rame, ottone e tanti altri tipi di materiali ferritici.
La puntatura negli ultimi anni si è evoluta drasticamente ed ha trovato la sua dimensione ottimale con
l’evento della sorgente a media frequenza che consiste nel lavorare in corrente continua molto più costante
e precisa rispetto al passato ove si era costretti a puntare con sorgente monofase avendo differenze
notevoli di erogazione di corrente sul secondario e con assorbimenti folli nel primario!
Oggi la MEDIA FREQUENZA ha dato risposte molto positive in quanto ci permette di fare saldature fredde
riducendo drasticamente la zona termicamente alterata del punto stesso.
Inoltre ci permette di consumare meno elettrodi di rame perché scaldando meno il materiale dura di più.
È adatta anche nella saldatura a PROIEZIONE che consiste di saldare una o più bugne contemporaneamente
esempio i dadi, viti (settore automotive) ecc…
È un metodo sicuro, veloce e in termini di fumo rilasciati è quasi inesistente!